martedì 15 gennaio 2008

S/PAESATI - EVENTI SUL TEMA DELLE MIGRAZIONI - VII edizione 2007

Associazione culturale “Spaesati”
Bonawentura –Teatro Miela
Teatro Stabile Sloveno

Teatro Miela - Sabato 19 gennaio 2008 , ore 20.30
Ingresso libero

Paulin J. Hountondji: LA FILOSOFIA AFRICANA

Il filosofo Paulin J. Houtondji dialoga con Giovanni Leghissa (Università di Udine) in occasione dell’uscita del numero della rivista “Simplegadi” dedicato alla filosofia africana.

Dopo secoli di rimozione finalmente inizia anche in Italia una ricezione delle voci africane della filosofia che possono arricchire il dibattito filosofico internazionale.

La filosofia africana in senso stretto nasce come risposta ai discorsi discriminatori che l’Occidente ha sviluppato sull’Africa: filosofi, etnologi e missionari hanno infatti, a lungo e in vario modo, negato agli africani una pari dignità culturale e la capacità di un pensiero razionale, vedendovi dei primitivi in balia dei sensi, delle passioni, della superstizione e di credenze collettive. La filosofia africana nasce come discorso che si rivolge nel contempo all’Africa e all’Occidente, come reazione e tentativo di proporre a un’immagine positiva di se stessi in cui ci si possa riconoscere.

Paulin J. Hountondji, nato nel 1942, è un filosofo e politico beninese. Hountondji ha studiato alla Scuola Normale Superiore di Pargi dove si è laureato nel 1966, e dove ha preso il dottorato con una tesi su Edmund Husserl. Dopo due anni di insegnamento in Francia e Congo, ricopre un incarico all'Università nazionale del Benin a Cotonou dove ancora insegna filosofia.
La sua carriera accademica fu interrotta da una parentesi politica. Essendosi opposto al regime militare che aveva governato il suo paese, Hountondji partecipò nel 1992 al ritorno del Benin alla democrazia e lavorò due anni per il ministero dell'educazione e delle comunicazioni. La sua opera maggiore, Sur la philosophie africaine : critique de l’ethnophilosophie (1977) vincitore di vari premi è stato selezionato tra i cento migliori libri africani del XX sec.

Giovanni Leghissa (Trieste, 1964), ha insegnato filosofia all’ Università di Vienna e dal 2003 al 2006 all’Università di Trieste, con un contratto reso possibile dalla legge sulla mobilità dei ricercatori italiani all’estero. E’ redattore della rivista “aut aut”, e di “Simplegadi” e ha curato l’edizione italiana di opere di Derrida, Blumenberg, Husserl, Overbeck, Tempels, Hall. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Il dio mortale. Ipotesi sulla religiosità moderna. (Medusa, Milano 2004), Il gioco dell’identità. Differenza, alterità, rappresentazione. (Mimesis, Milano 2005), Incorporare l’antico. Filologia classica e invenzione della modernità (Mimesis, Milano 2007)
Le sue indagini sono rivolte a un’epistemologia critica delle scienze umane, con particolare riferimento all’antropologia, alla storia delle religioni e alla filologia.

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